Negli ultimi articoli e nei social network abbiamo parlato di sovrano-polazione, argomento delicato che non trova ancora tutti d’accordo ma che ai più attenti appare chiaro essere il problema principale senza risolvere il quale tutti gli altri problemi del pianeta non potranno essere risolti.
Sono state anche individuate essenzialmente due proposte, che si aggiungono a quelle di discussioni svolte in altri paesi, Spagna e Francia.
Ecco in sintesi quanto emerso:
Ci sono persone che per posizione ideologica, o per convinzione personale, in buona fede non riconoscono la gravità del problema e rifiutano l’idea di controllare le nascite. Si arriva addirittura a ricevere accuse di voler praticare l’eugenetica.
Il problema della sovra-popolazione è considerato dalla maggioranza come il principale problema, senza risolvere il quale diventa impossibile affrontare e risolvere tutti gli altri. Secondo le previsioni peggiori senza cambiare il nostro impatto sul pianeta nel giro di pochissimi anni la terra raggiungerà il punto di non ritorno al di là del quale non le sarà più possibile rigenerarsi.
Le proposte si orientano su due piani:
- Il controllo delle nascite limitato a un figlio per persona o per coppia, fatto per legge, o favorito in base a criteri economici.
- L’impiego di tutte le risorse possibili nella ricerca, nell’applicazione di tecnologie ad energia pulita e rinnovabile, nonché la pulizia e la bonifica dell’intero pianeta.
Muoversi in questa direzione sarebbe probabilmente il passo più grande fatto nella storia nella direzione dello sviluppo di un mondo e di una società che funzionano secondo la logica della civiltà e dell’evoluzione dell’uomo. Un’umanità e una società che passerebbero dall’ essere dominati dagli istinti primordiali della violenza e della crescita infinita a essere guidati, finalmente dalla logica, dall’intelligenza e dalla ragione e nel rispetto della vita del pianeta intero.
Il problema del sovrappopolamento è un falso problema. L'uomo attualmente occupa appena l'1% delle terre abitabili. Attenzione: non delle TERRE EMERSE, ma delle TERRE ABITABILI. Non si tiene conto infatti di foreste, monti e canyon, ma di terre abitabili e/o edificabili. Anche le risorse bastano e avanzano. Le cifre parlano chiaro: ad un aumento del 10% della popolazione mondiale, le risorse alimentari sono aumentate del 12%. Addirittura in misura maggiore, guardate un po'. Non cediamo a queste idee mondialiste. Il problema è l'accessibilità alle risorse. In un mondo schiavizzato dalle banche private, assistiamo nel terzo mondo a CENTINAIA DI TONNELLATE di derrate alimentari che marciscono e vengono buttate perché le persone sono povere e non possono comprarle, essendo sfruttate e sottopagate. Migliaia e migliaia di contadini coltivano, per un dollaro al giorno o alla settimana, terreni espropriati dai loro stessi stati super-indebitati, e rivenduti alle multinazionali o alle banche creditrici. Quindi sono costretti a lavorare in condizioni pietose, e le cose che producono finiscono buttate e quindi non possono neanche mangiare gli stessi frutti del loro lavoro, perché non possono permetterseli. Quindi, semmai ci dovesse essere una necessaria opera di depopolamento, si faccia verso i banchieri, i dirigenti di multinazionali, i massoni e i governanti. E ridiamo dignità a tutte le persone sfruttate dal mondialismo.
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